Atassia cerebellare associata a deficit di PITRM1: meccanismi molecolari e approcci terapeutici

Atassia Cerebellare e gene PITRM1 AISA ODV

Cosa sono le sindromi atassiche

L’atassia è il principale sintomo delle cosiddette sindromi atassiche, malattie genetiche rare ed ereditarie come l’atassia teleangectasica, l’atassia di Friedreich, le atassie spinocerebellari, l’atassia di Charcot-Marie, l’atassia cerebellare e l’atassia olivo-pontocerebellare.

 

L’atassia può manifestarsi anche a causa di infezioni virali, encefaliti, lesioni al sistema nervoso centrale o alla spina dorsale, oppure a causa di ingestione o contatto con sostanze tossiche come stupefacenti, alcool, radiazioni.

 

È una malattia spesso gravemente invalidante, del sistema nervoso centrale, il cui sintomo principale è la progressiva perdita di coordinazione motoria, ossia l’Atassia, cioè la perdita della capacità di eseguire un movimento volontario propriamente orientato nella direzione, nella forza e nella coordinazione dei muscoli necessari alla sua corretta esecuzione.

Per saperne di più vi invitiamo a visitare la pagina dedicata all’Atassia.

Atassia Cerebellare e il gene PITRM1: nuovi approcci nella ricerca

La ricerca scientifica non smette mai di sorprenderci, portando alla luce meccanismi complessi e innovativi per comprendere meglio le malattie rare come l’atassia Cerebellare. Uno studio recente, condotto da esperti nel campo, ha evidenziato come mutazioni del gene PITRM1 possano influire sul sistema mitocondriale e sulla maturazione della fratassina, una proteina chiave per questa patologia. In questo articolo, vi presentiamo i dettagli di questa importante scoperta e i suoi potenziali risvolti terapeutici, incluso l’utilizzo di farmaci come il Leriglitazone.

Atassia cerebellare associata a deficit di PITRM1: meccanismi molecolari e approcci terapeutici

Atassia Cerebellare e gene PITRM1 AISA ODV
Il nostro gruppo di ricerca ha recentemente dimostrato che mutazioni del gene PITRM1, che codifica per una peptidasi dei mitocondri, organelli fondamentali per la produzione di energia nelle cellule, sono associate allo sviluppo di una forma di atassia spinocerebellare autosomica recessiva. All’interno dei mitocondri PITRM1 agisce come uno “spazzino molecolare” evitando l’accumulo di peptidi tossici come gli MTS e assicurando che altre proteine importanti per i mitocondri “maturino” correttamente per svolgere la loro funzione.

Quando la proteina PITRM1 è mutata questo sistema di maturazione non funziona e proteine immature o non funzionanti tendono ad accumularsi, provocando una disfunzione mitocondriale. Una delle proteine la cui corretta maturazione richiede PITRM1 è la fratassina, la proteina mutata nell’atassia di Friedreich.

Risultati della ricerca sull'Atassia cerebellare associata a deficit di PITRM1

In questo studio abbiamo evidenziato che il processamento della fratassina è alterato nelle cellule dei pazienti ma anche nei modelli di topo con mutazione di PITRM1. Abbiamo anche dimostrato che il trattamento delle cellule dei pazienti con il Pioglitazone, un farmaco appartenente alla classe dei tiazolidindioni, migliora la maturazione della fratassina e ripristina la funzionalità dei mitocondri.

 

L’analisi fenotipica del modello murino PITRM1 ha rivelato che in questi topi i primi segni neurologici appaiono verso i 3 mesi di vita con la comparsa del “feet calsping” che non si osserva nei topi di controllo. Verso i 5 mesi di età i topi PITRM1 iniziano ad avere una ridotta performance a diversi test motori e di coordinazione (rotarod, cylinder test, pole test e negative geotaxis test) che peggiora con l’età fino alla comparsa di paresi degli arti posteriori verso i 15 mesi. Con il progredire dell’età si osservato anche un declino cognitivo (quantificato tramite Y maze test). Il topo PITRM1 mostra quindi un fenotipo clinico caratterizzato da disordini del movimento e disordini cognitivi che lo rende un buon modello per lo studio della patologia umana. Per capire se la disfunzione della fratassina osservata nei topi PITRM1, sia la principale causa diretta del fenotipo neurologico, abbiamo utilizzato un approccio di terapia genica, somministrando ai topi PITRM1 di 1 mese, un virus adeno associato (AAV9) che veicola una copia del gene della fratassina, in modo da aumentarne la produzione. Tuttavia i livelli aumentati di fratassina non hanno prevenuto o ridotto i segni neurologi sui topi trattati.

 

Questo risultato suggerisce che probabilmente i ridotti livelli di fratassina non rappresentano la causa scatenante della malattia ma rappresentano piuttosto un marcatore da seguire per valutare un peggioramento o un miglioramento della mitochondrial quality control.

 

Abbiamo quindi optato per un approccio di tipo farmacologico, trattando i topi PITRM1 con il Leriglitazone, un nuovo tiazolidindione (rappresenta un’evoluzione del pioglitazone) che in altri studi ha mostrato un maggior potere di penetrazione della barriera ematoencefalica. Si è scelta una finestra temporale di terapia compresa tra i 2 e i 6 mesi di età (il trattamento inizia durante la fase presintomatica e dura fino all’età in cui i sintomi sono già evidenti). I topi sono stati sottoposti ad una prima valutazione con i test neurologici al tempo zero (2 mesi di età), che costituisce la base line, e successivamente analizzati ogni trenta giorni fino ai 6 mesi di età. Il trattamento è risultato efficace nel migliorare le performance motorie e di coordinazione al rotarod, al pole test e al negative geotaxis test. Non si sono osservati miglioramenti significativi al cylinder test. L’analisi istologica del cervello dei topi ha evidenziato una riduzione della neurodegenerazione nei topi PITRM1 trattati rispetto ai non trattati.

 

Ulteriori analisi molecolari e biochimiche sono attualmente in corso per valutare meglio l’efficacia del farmaco e il profilo di safety.

Un passo avanti nella comprensione delle atassie

Gli studi sul deficit di PITRM1 e il suo legame con l’atassia cerebellare e la disfunzione mitocondriale rappresentano un passo importante per comprendere meglio le basi molecolari di queste malattie. Sebbene ci siano ancora molte sfide da affrontare, i risultati preliminari sull’efficacia del Leriglitazone offrono una nuova speranza per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

AISA a sensibilizzare sull’importanza di queste scoperte. Insieme possiamo costruire un futuro migliore per chi vive con queste malattie rare.

Atassia e AISA ODV

AISA ODV nasce come primo punto di riferimento per chi vive con le sindromi atassiche, impegnandosi ogni giorno per sensibilizzare e sostenere chi affronta queste gravi patologie. La nostra missione è dare voce a tutti coloro che convivono con l’atassia, supportandoli attraverso la fisioterapia e offrendo strumenti di informazione attraverso i nostri canali digitali, eventi e progetti come il Docufilm “Rassegnati tu! Io ballo con Friedreich”, dove abbiamo raccontato storie di resilienza e di forza, tutto con l’obiettivo di ridurre l’isolamento e dare un sostegno concreto ai pazienti.

Non dimenticare di seguire il nostro nuovo canale Instagram @aisaodv_insiemecontrolatassia per rimanere aggiornato sulle nostre iniziative.

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