Atassia significato
Il termine atassia deriva dal greco e indica un disturbo neurologico caratterizzato dalla perdita progressiva della coordinazione muscolare, rendendo difficoltosi i movimenti volontari. Il cervelletto è l’area del sistema nervoso deputata a elaborare gli impulsi motori e garantire il controllo dei movimenti. Un danno a questo livello o a carico del midollo spinale e dei nervi periferici può compromettere la capacità di coordinare il movimento di tronco, arti e capo.
L’atassia può associarsi a sintomi aggiuntivi come movimenti involontari, alterazioni della vista, difficoltà nella deglutizione, disturbi dell’equilibrio e problemi cognitivi o della memoria.
Vi invitiamo a consultare la pagina relativa all’Atassia per saperne di più: Atassia significato, sintomi e trattamenti.
Atassia PCARP significato (Atassia del cordone posteriore e retinite pigmentosa)
L’Atassia del Cordone Posteriore e Retinite Pigmentosa (Posterior Column Ataxia with Retinitis Pigmentosa, PCARP) è una patologia genetica rara di tipo autosomico recessivo, causata da mutazioni del gene FLVCR1, codificante per una proteina coinvolta nel trasporto del gruppo eme, la cui funzione è cruciale in molti processi biochimici. Il motivo per cui mutazioni in questo gene causano la PCARP è ancora sconosciuto e non esiste una terapia specifica per i pazienti che ne sono affetti.
Per manifestarsi, il paziente deve ereditare una copia mutata del gene da entrambi i genitori, i quali risultano portatori sani. Abbiamo quindi un 25% di probabilità di ereditare la malattia da ciascun genitore. L’esordio della malattia avviene tipicamente nell’infanzia e comporta una progressiva degenerazione delle capacità motorie e visive.

Sintomi dell’Atassia del cordone posteriore e retinite pigmentosa
I principali segni clinici includono:
- Atassia sensoriale, dovuta alla degenerazione dei neuroni sensoriali che regolano il controllo motorio.
- Insensibilità al dolore, che può rendere difficoltosa la percezione degli stimoli dolorosi esterni.
- Progressiva perdita della vista, causata dalla degenerazione retinica tipica della retinite pigmentosa.
La completa perdita di FLVCR1 è associata ad una malattia molto più grave spesso incompatibile con la vita caratterizzata da un difetto molto grave di sviluppo del cervello del sistema nervoso centrale.

Che cos’è l’Atassia sensoriale nella PCARP
Questa forma di Atassia è causata da una progressiva degenerazione dei neuroni sensoriali. In parole povere, tutta la superficie del nostro corpo è innervata da un particolare tipo di neuroni ossia i neuroni sensoriali che ci permettono di percepire tutto il mondo esterno, qualsiasi tipologia di stimolo, ci consentono di percepire anche la nostra posizione nello spazio e di generare un movimento appropriato. Nei pazienti affetti da PCARP i neuroni sensoriali muoiono e hanno un’alterazione della coordinazione motoria.
La ricerca sull’Atassia del cordone posteriore e retinite pigmentosa

Uno degli studi più innovativi sulla PCARP è condotto dalla Dott.ssa Deborah Chiabrando, nell’ambito di un progetto finanziato da Telethon, dal titolo “Atassia del cordone posteriore e retinite pigmentosa: nuove visioni dallo studio delle membrane associate al mitocondrio”.
L’obiettivo è comprendere i meccanismi alla base della patologia e individuare possibili strategie terapeutiche.
I ricercatori hanno sviluppato modelli sperimentali basati su:
- Cellule staminali pluripotenti: messe a punto a partire da biopsie cutanee dei pazienti e trasformate in neuroni sensoriali, tramite particolari tecniche di laboratorio, per studiare il comportamento della malattia.
- Modelli murini: utili per analizzare l’impatto delle mutazioni FLVCR1 a livello sistemico e valutare potenziali trattamenti in vivo, ovvero su un modello animale.
I progressi della ricerca
Gli studi hanno dimostrato che FLVCR1 è essenziale per il corretto funzionamento del mitocondrio, il principale organello responsabile della produzione di energia cellulare del nostro organismo.
Per comprendere meglio: il mitocondrio è il motore della cellula ed è fondamentale per produrre energia sotto forma di piccole molecole di carburante, chiamate “ATP”. Proprio come il motore dell’automobile, anche il mitocondrio ha bisogno di rifornirsi di carburante per produrre energia.
Oggi sappiamo che le fonti di energia del mitocondrio sono molte e una di questa sono gli ioni calcio, immagazzinati e conservati all’interno di un’altra struttura cellulare: il reticolo endoplasmatico, che possiamo paragonare alla stazione di servizio che immagazzina il carburante.
Quando i due organelli si toccano è possibile un passaggio di ioni calcio dal reticolo endoplasmatico al mitocondrio. Questo contatto non è casuale, ma è regolato dalla presenza di alcune proteine che portano in vicinanza i due organelli, tramite la creazione di un poro, una sorta di canale che permette il passaggio di calcio. FLVCR1 ha un ruolo a questo livello ed è in grado di regolare il numero di contatti, il flusso di calcio e anche la produzione di ATP.
In caso di mutazioni i numeri di contatti tra reticolo endoplasmatico e mitocondri diminuiscono e di conseguenza diminuisce il passaggio di calcio e la produzione di energia. È probabile, secondo i ricercatori, che questo meccanismo molto importante possa causare la progressiva morte dei neuroni sensoriali e quindi essere responsabile dell’atassia sensoriale.
Esistono trattamenti per migliorare la condizione dei pazienti affetti da PCARP?

Alla domanda se sia possibile migliorare la funzionalità mitocondriale nei pazienti con PCARP, la Dott.ssa Chiabrando ha risposto positivamente. Studi in corso stanno testando diversi approcci:
- Aumento della proteina MCU, una componente del mitocondrio che facilita il trasporto di ioni calcio, permettendo una migliore produzione di energia. Esperimenti preliminari hanno dimostrato che incrementare i livelli di questa proteina può migliorare la funzionalità mitocondriale nelle cellule dei pazienti.
- Agonisti della proteina MCU, farmaci che potenziano l’attività della proteina già presente nelle cellule, potrebbero rappresentare una soluzione terapeutica.
- Modulazione di altre proteine coinvolte nel trasporto di ioni calcio, una strategia ancora in fase di studio che necessita di ulteriori approfondimenti.
Grazie ai modelli sperimentali sviluppati in laboratorio, sarà possibile testare nuove terapie per comprendere quali approcci siano più efficaci nel rallentare la progressione della patologia.
AIsa nazionale e la ricerca
La ricerca sulla PCARP sta facendo importanti passi avanti grazie al lavoro della comunità scientifica e al supporto di enti come Fondazione Telethon. Sebbene al momento non esista una cura definitiva, le scoperte sui meccanismi che regolano la produzione di energia nei mitocondri aprono nuove prospettive per lo sviluppo di trattamenti mirati.
AISA continuerà a sostenere la ricerca, promuovendo la diffusione delle conoscenze e sensibilizzando sull’importanza delle malattie rare. L’informazione e la consapevolezza sono fondamentali per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.
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LOTTA AL NOSTRO FIANCO
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