Che cos’è l’Atassia spinocerebellare SCA7 e il ruolo delle proteine nella perdita della vista

Che cos’è l’Atassia spinocerebellare e il ruolo delle proteine nella perdita della vista AISA Nazionale ODV

Che cos’è l’Atassia Spinocerebellare

L’atassia spinocerebellare (SCAs) è una famiglia di patologie genetiche caratterizzate da una disfunzione di specifiche cellule cerebrali, principalmente localizzate nel cervelletto. La progressiva morte cellulare in questo importante sito cerebrale provoca diverse importanti manifestazioni cliniche soprattutto nell’area del movimento.

 

L’atassia spinocerebellare interessa un’ampia fascia di età di insorgenza che va dai 4 ai 74 anni. I problemi fisici associati sono la difficoltà di camminare e coordinare i movimenti, i problemi visivi, fino alla disartria. Alcuni pazienti possono presentare caratteristiche ulteriori come segni piramidali, extrapiramidali, oftalmoplegia e deterioramento cognitivo.

 

Dal punto di vista molecolare la famiglia delle SCA, mostra l’accumulo cellulare di proteine tossiche che vengono prodotte dalla cellula e risultano essere più lunghe del normale. Ciò fa sì che siano più prone ad aggregare provocando tossicità ai neuroni. 

L’Atassia Spinocerebellare SCA7, rispetto alle altre SCA, presenta problemi retinici evidenti con progressiva perdita della vista e le cellule soffrono per l’aggregazione di una proteina mutata, mut Ataxin-7 (mATXN7).

Il ruolo della SUMOilazione nell’Atassia Spinocerebellare SCA7 (di tipo 7)

È noto come l’ATXN7 e la sua forma mutata mATXN7 vadano in contro a diverse modificazioni proteiche, tra cui la SUMOilazione, il cui ruolo rispetto ad ATXN7 e mATXN7 è poco esplorato soprattutto nella retina. La SUMOilazione modifica le proteine target tramite il legame di SUMO-1 e SUMO-2/3. SUMO-2/3 è stato visto essere importante per degradare mATXN7 in modo che non si accumuli. Mentre per SUMO- 1, benché si sappia che possa legare ATXN7, non se ne conosce il ruolo.

Il progetto mira a studiare il coinvolgimento di SUMO nell’aggregazione di ATXN7 e a verificare se SUMO può essere un buon bersaglio farmacologico per la neuroprotezione retinica nell’Atassia Spinocerebellare SCA7 (di tipo 7).

 

Esperimenti in corso sull'atassia spinocerebellare sca7

Atassia Spinocerebellare (SCA7) nuovo studio AISA ODV

In particolare il progetto si consta di esperimenti condotti su cellule e in un secondo momento sul modello murino di Atassia Spinocerebellare SCA7 (di tipo 7). Riassumendo i dati ottenuti possiamo dire che le cellule in cui abbiamo indotto la produzione della proteina mATXN7 mutata formano degli aggregati all’interno del nucleo che sono proporzionali alla sintesi della proteina stessa.

 

È interessante notare che le cellule che esprimono più mATXN7 hanno, proporzionalmente con la presenza della proteina, una forte riduzione di SUMO-2. Questo è in accordo con il fatto che SUMO-2 regola la degradazione di mATXN7 e se scompare dalla cellula la proteina può aggregare abbondantemente. Inoltre, le cellule in cui si accumula mATXN7 presentano PML, organelli preposti all’inizio della degradazione proteica e in cui mATXN7 viene degradata, dismorfici e non funzionanti.

 

È interessante il risultato di SUMO- 1 che, essendo la “colla” per la formazione dei PML, sembra essere totalmente sequestrato da mATXN7. In ultimo, anche nelle cellule retiniche dello strato gangliari (RGC), in cui sono presenti neuroni retinici importanti per la formazione dell’immagine, si vede che dove c’è mATXN7 la SUMO-2 si riduce e la SUMO- 1 interagisce con mATXN7.

 

In sintesi, la SUMOilazione è un processo che modifica le proteine tramite l’aggiunta di SUMO-1 e SUMO-2/3. Questa modifica sembra influenzare l’accumulo di mATXN7: mentre SUMO-2 aiuta a degradare la proteina mutata, SUMO-1 potrebbe essere sequestrato dalla stessa, impedendo la formazione dei PML, strutture cellulari essenziali per la degradazione delle proteine. Il progetto di ricerca prevede studi su cellule e successivamente su modelli murini. I primi risultati suggeriscono che la riduzione di SUMO-2 porta a un maggiore accumulo di mATXN7, aumentando la tossicità cellulare.

Prospettive future della ricerca nell'atassia spinocerebellare sca7

Atassia Spinocerebellare (SCA7) nuovo studio AISA Nazionale ODV

L’ipotesi dei ricercatori è che l’alterazione della SUMOilazione giochi un ruolo chiave nella progressione della malattia. Comprendere meglio questo meccanismo potrebbe aprire la strada a nuove strategie terapeutiche mirate a contrastare la neurodegenerazione nell’Atassia Spinocerebellare SCA7 (di tipo 7).

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